LA UDIENZA AL CSM CON LA CONVOCAZIONE DEGLI AGGIUNTI PER LA SOSPENSIONE CAUTELARE DI PAOLO FERRARO 1 giugno 2011
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Questo estratto dalla ricostruzione finale affronta
la questione delle audizioni al CSM al volo "costruite" nel
giugno del 2011 per dare un fonta pezza di appoggio alla mia
sospensione cautealare. La Procura era venuta a conoscere
il contenuto del MEMORIALE che venne depositato al CSM da
Giovanni Ferrara nella audizione, "fresco di stampa da file"
(!!) unitamente (incredibile a dirsi) alla mail in cui la donna della
Cecchignola dopo vario tergiversare ammetteva di fatto, sottolineando
che non riusciva a memorizzare tutto, ma si dichiarava inorridita per
la condotta della Procura di Roma". Ma la mail veniva depositato
solo per instradare nella progettata chiave personale la gestione del
caso e per segnalare che altrimenti si aprivano falle (!!).
Ovviamente nessuno alluse al memoriale od ai
contenuti: la pantomima era "dice cose criptiche" "a
voce" (e 180 pagine tra memoriale e allegati depositate a
Perugia non esistevano al momento della recita concordata di corsa e
tanto grossolana da lasciare sbigottiti: la circostanza che la
pantomima fosse palesemente contraddittoria col preventivo deposito
di memoriale di novanta pagine dettagliate da parte del Procuratore
Giovanni Ferrara, nulla contava). Una non superficiale valutazione
della scissione logica e pratica dei comportamenti emerge: ogni atto
ha una distinta autonoma valenza efficacia e finalizzazione , niente
vien fatto per dare dati e per accertare le cose. roba
da schizofrenia isttuzionale, a me incomprensibile.
Nella "audizione"
urgente del 9 giugno del 2011 emerse la
chiara diversa presa di posizione di Pietro Saviotti.
Nel link sotto la parola LA
PANTOMIMA CRIMINALE (vedi da
pagina 269 a 303)
vi è invece il puntuale resoconto della vera e propria recita
inscenata di corsa dal manipolo deviato degli Aggiunti (assente
Alberto Caperna e presente, leale e veritiero Pietro
Saviotti).
Ricordo a chi legge che Pietro Saviotti era
stato definito nel settembre 2010 da Stefano Pesci "uno
stronzo" con espressione biliosa e liquidatoria dinanzi ad
Agnello Rossi e con sguardo volta ad avere il di lui consenso. Ero
presente anche io nella stanza di Rossi e sempre in quella occasione
sottovoce, estasiato ed allusivo, Pesci, mentre Rossi era impegnato
al telefono, mi disse " E' in partenza .. per Honk Kong .. ..
ha casa ad Honk Kong" (all'epoca pensavano di avermi sotto
controllo ed in pugno dopo il sequestro di persona e la chiusura
indolore dei due tentativi di dispensa per inettitudine a mio danno:
io lavoravo per capire ed acquisire più informazioni
possibili).
ESTRATTO.
"Il
mio personale ed affettuoso ricordo vanno come sempre a due
magistrati AGGIUNTI (semidirettivi) della Procura di Roma, infartuati
per cause da accertare nel 2012, Pietro Saviotti e Alberto Caperna.
Entranbi
sapevano, non potevano non sapere, ma Saviotti che indagò
sulla GLADIO sapeva cetamente tutto nei minimi particolari, meno gli
sviluppi più recenti a lui tenuti nascosti, sui quali dopo dialoghi
con me, fece con alta probabilità almeno due telefonate di richiesta
di chiarimenti ed interlocutorie, che insieme alle sue dichiarazioni
al CSM e ad un avvio di indagini contribuirono al suo infarto per
cause naturali da accertare. " PIETRO
SAVIOTTI _ --> Alle
audizioni parteciperà anche Pietro Saviotti ( il primo morto
di infarto romano, il 7 gennaio 2012, a distanza di sei
mesi dalla audizione) il quale non solo non si accoderà
consapevole alla scelta comune di infangarmi ma in realtà descriverà
puntualmente i miei dialoghi con lui , segnalando solo che le mie
chiavi di lettura gli erano apparse troppo totalizzanti ( in
quel primo approccio cercavo di far capire cose per me di portata
ignota e che invece lui già conosceva ritengo in un dettaglio
che almeno sotto il profilo metodologico gli consentiva di tarare
aspetto per aspetto ). Non so se abbia pagato con la vita la sua
intelligente lealtà o altro ancora, ma so che Pesci lo aveva
indicato come "uno
stronzo"
( da eliminare, dato il tono usato) e ciò era accaduti dinanzi
a me nel settembre 2010, parlando lui trasparentemente con
l'Agnello Rossi nella di lui stanza ed in partenza lui per "la
casa" ad Honk Kong.
Qui potete leggere
le dichiarazioni vere e leali di Saviotti. Ma non potete vedere le
lacrime che hanno solcato ora i miei occhi.
La merda immonda
che ha insozzato la istituzioni la leggete invece nel pdf collegato a
LA
PANTOMIMA CRIMINALE (vedi da
pagina 269 a 303).
Chi gestisce le audizioni fatte al volo è Paolo Carfì, di MD già membro del collegio milanese penale che trattò cause "importanti ". e si distinse intervenedndo qui alla fine, anche l'AVV. PROF . CALVI, di area d'alemiana. Nelle domande la prosecuzione di una pantomima necessariamemte concordata e la prova della persecuzione orchestrata di Paolo Ferraro e il prof. CALVI intervenendo nella audizione alla fine disse a Saviotti " Ho capito nella sostanza la risposta che ha dato " ......... e dalla registrazione si potrebbe capire se fu una presa d'atto ( della evidente posizione di Saviotti ) o vi fosse qualche altra esplicita intonazione ... Dal verbale della audizione mia e dagli atti si evince che avevo portato la prova del taglio da "vicenda personale" imposto da Agnello Rossi, non solo allegando la mail con documento suo, ma la header della mail con la versione da lui predisposta .... Accenti sul "caso umano" , vicenda personale e via dicendo tutti volgarmente e penosamente costruiti per allineare la FALSA VERSIONE ISTITUZIONALE (o meglio antistituzionale).
La vergogna nella
storia delle istituzioni giudiziarie emerge ora visivamente,
plastica, .. attraverso i nomi dei medesimi
magistrati che recitarono una ignobile finzione ... La radice di
quella vile e traditrice attitudine riposa nella loro collocazione
antica ed attuale (all'epoca) e nel livore e sotterraneo odio ..
malvissuto per venti anni quasi ... persino da quando fallì il
sub-tentativo di incastrare con un pricedimento diciplinare
INVENTATO. l'inventore della automazione integrale che
aveva osato ergersi oltre e fatto redistribuire una misera quota di
fascicoli già semilavorati facendosi assegnare seimila
procedimenti necessari per tarare struttura, programma e documenti
annessi, infine direttamente gestire un progetto portato a
compimento in pochi mesi .
Ma
nel maggio del 2011 così come dal 1992 la
posta in gioco era ben altra.
ALBERTO
CAPERNA _ --> Cosa
è successo ad Alberto Caperna il 13 ottobre del 2012, dopo che
nel maggio 2011 mi aveva detto, colpito e col cuore affranto:
"è un vero peccato, tu sei nato per fare il magistrato" e
dopo che mi disse iprimi giorni dell'ottobre 2012) "torna e
perdona loro" e subito dopo aver letto la mia prima memoria al
CSM del 9 ottobre e dopo aver sentito il giorno prima
della recuperata relazione di servizio sulla ennesima Sabrina
intrufolatasi, lo sapete.
NON era
solo Paolo
Ferraro, e non vi era "solo ALBERTO CAPERNA".
Nel CSM invece
oltre a Paolo Enrico Carfì e l'AVV CALVI c'era nel 2011 anche
Vittorio Borracetti, l'alter-ego di Claudio Castelli, alternatosi
come segretario di M.D., una M.D. ignota alla gran parte dei
magistrati per bene che aderivano ed aderiscono a valori ed idee,
quella che faceva gli ordini del giorno premendo sulla adozione della
normazione per l'amministrazione di sostegno ( ... ai progetti
totalitari deviati più che ai bisognosi non interdicendi).