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LEGGE STATO e comunità.
La magistratura e i poteri delle istituzioni.
Sulle esternazioni, dichiarazioni e controdichiarazioni ..




LEGGE ED INTERPRETAZIONE DEL DIRITTO.

La legge è costituita da regole astratte e generali, da noi anche coerenti coi principi e norme della Costituzione rigida italiana e con le regole di diritto internazionale riconosciute e recepite , cui tutta la collettività deve attenersi ma per primo lo stesso Stato istituzione e per prima la magistratura.
Essa nel nostro sistema da corpo concreto applicabile alle leggi, attraverso l’opera assai delicata e complessa di interpretazione e continua ricostruzione del sistema normativo vivente in coerenza coi principi fondamentali: una funzione insostituibile, senza la quale le singole disposizioni sarebbero una sommatoria di frammenti suscettibili di qualunque aggiustamento se affidati ai poteri “esecutivi” dello Stato o alla gente.
La magistratura (deve) applica(re) la legge e lo deve fare “ricavandone norme e principi sistematicamente coerenti ed unitariamente ricondotti a quell’unum che è il sistema giuridico.
Proprio dal delicato equilibrio che è sotteso al corretto funzionamento del sistema prendono le mosse le polemiche di questi giorni, ma tutto viene trattato in modo rozzo ed approssimativo.
Sembra che quasi tutti SEMPLIFICHINO e perdano ognuno dal suo canto questa dimensione e nessuno collochi la questione su un piano politico giuridico più alto ma al contempo più concreto. Poi del livello storico giuridico e dei processi intellegibili di più profonda alterazione funzionale di questo delicato equilibrio nessuno ne parla e tantomeno Di Maio, la cui minimalista evocazione del rispetto dei magistrati ha ben minore spessore del richiamo alla legge del Presidente della Repubblica. Ma anche lui tace sui “minori ma gravi” processi disgregativi di questi principi, processi “endogeni” e interni allevati e gestiti da forze ben più articolate e complesse.
E comunque piovono violente critiche rozze, a loro modo fondate in parte.

LA QUESTIONE IMMIGRAZIONE E LA NAVE DICIOTTI

Proprio sul crinale della figura giuridica dei “rifugiati” internazionalmente riconosciuta si è giocata una partita a suo modo almeno “oggettivamente” “truccata”. Mentre ha ragione il Ministro dell’INTERNO che ha ragionato in termini di presunzione della illegalità della immigrazione clandestina, la vicenda sbarco ed autorizzazione allo sbarco appariva ed appare oggi “infiltrata” dalla questione “rifugiati” sin dall’inizio.
A voler pensar male, dopo anni di immigrazione clandestina di massa, in cui i rifugiati in senso proprio erano una minoranza, lo scontro delle scelte di rigore con un particolare pacchetto di immigrati, e fatti gli ulteriori distinguo in concreto, ha costituto un terreno sin troppo facile e fertile.
In un recente pezzo avevamo detto poi dei limiti di consapevolezza politico storica che sullo sfondo emergono da parte di tantissimi sulla immigrazione di massa ed esodo, in parte “agevolati” e “guidati” , ma come ultimo scenario-conseguenza globale di un percorso di distruzione dell’Africa e inquinamento globale dell’occidente europeo. [LA QUESTIONE AFRICANA E L'IMMIGRAZIONE DA ESODO. CHE FARE ?! https://www.facebook.com/notes/paolo-ferraro/la-questione-africana-e-limmigrazione-da-esodo-che-fare-e-un-quasi-commiato-impl/1757367054357272/ ].

OGGI NE ABBIAMO CONFERMA

Oggi su piani più generali abbiamo conferma della globale inadeguatezza e della totale incomprensione dei veri termini delle questioni fondamentali che invece a noi apparivano/appaiono primarie e di drammatica evidenza. Ma non alludo al noto procedimento penale avviato che, si dica e si pensi quel che si vuole, costituiva un atto dovuto. Altra questione è poi quella della prosecuzione e della critica all’esercizio della giurisdizione. E se si vuole la riflessione sui metodi: “creo la situazione e programmo e prevedo i comportamenti onde poter poi interagire” (non tutto è sempre percolato complottistoide, e l’anti luogo comune gestito a luogo comune: basta avere indizi concreti reali e non osservazioni autoconfermative con metodo che attinge alla sola presunzione del caso-non-caso e cioè occorrono prove per vagliare).

RIMETTIAMO IN ORDINE LE COSE.

1. La legge ed il”ruolo” della magistratura astrattamente configurati vanno “solo ‘che’ rispettati”. Ma dicendo questo si ribadisce un cardine generico e non si dice nulla di concreto, e al contempo tutto, ma solo in astratto.
2. Le attività giudiziarie e l’esercizio concreto di esse (“motivato”, ex lege
e principio costituzionale per questo motivo) può/deve essere analizzato valutato ed anche criticato con argomenti concreti nel rispetto della funzione: essa è fatta da uomini seri, meno seri e che possono/vogliono sbagliare, e la critica esterna se corretta e sana fa solo bene a tutti e fa parte dei principi di libertà e libera espressione delle opinioni ( gli abusi per rozzezza sono un altro conto). Poi vi è la critica e revisione interna (endogena): gradi di giudizio e i rimedi. Ma il punto del pluralismo ineliminabile delle decisioni e valutazioni appare inquinato dalla storica realizzazione di controlli oligopolistici interni ed ab externis che NON PASSANO PER LE TESSERE VISIBILI E PER I NOMI ASSOCIATIVI, SOLO. *** Ricordo gli insulsi infiniti dibattiti sul divieto per i magistrati di essere iscritti ai ”partiti”, la alzata di scudi contro i magistrati “pidduisti” (quelli più ingenui ed incappati negli elenchi) e ricordo bene la linea dura da me totalmente condivisa sul divieto di ricevere incarichi extragiudiziari in particolare nel settore degli arbitrati sulle opere pubbliche (una miniera d’oro retribuita a percentuale intrinsecamente corruttiva e comunque deviante per svariati profili su cui sorvolo ora). A distanza di venti anni coloro che più erano duri ed intransigenti (tolto il sottoscritto, e a mia memoria gli altri “romani” non ci sono più sulla terra) sono risultati intranei a dinamiche si potere coperto e sotterraneo di livello internazionale, mentre la legge ANSELMI veniva disapplicata nei fatti per le logge segrete italiche, gestite per conto poteri forti dalle organizzazioni di stampo mafioso divenute strumento ed oggetto di strategie di medio lungo periodo ( n’drangheta, e mafia, solo messa provvisoriamente da parte dopo i “servizi forniti” del 1992-1993).
Massoneria, politica e mafia. L'ex-Gran Maestro: "Ecco i segreti che non ho mai rivelato a nessuno" ................
https://youtu.be/YA-ryJ-2kPU
https://youtu.be/YA-ryJ-2kPU
https://youtu.be/YA-ryJ-2kPU Massoneria, politica e mafia. L'ex-Gran Maestro Giuliano Di Bernardo: "Ecco i segreti che non ho mai rivelato a nessuno" https://youtu.be/YA-ryJ-2kPU
Oggi sappiamo che tutto è stato controllato ed infiltrato e che già nel 1990 ls situazione era drammatica .... Ma sappiamo molto di più e di “innovativo” dele consapevolezze. Grazie al mio lavoro che troverete sistematizzato nei siti con indici sistematici
paoloferrarocdd eu e grandediscovery it

Entrambi i siti possono essere scaricati da http://www.mediafire.com/?1eoakcy9cxqfh e gestiti sul pc OFF LINE scaricando il file zip , scompattandolo su pc e nella directory principale creatasi sul pc - col nome del sito - cliccando sul file index.html
3. La questione dell’uso politico della giustizia posta in termini obsoleti, critici o meno, (difatti) è solo un allontanarsi dai nodi che si sono attorcigliati intorno al nostro sistema negli ultimi trenta anni. Si dovrebbe innanzitutto parlare altrettanto di uso politico del CSM e uso politico dei magistrati prestati al medesimo progetto nella versione “politica” ( senza dimenticare che siamo di fronte ad una capacità di infiltrazione e gestione proteiforme, che segue una agenda globale e si perpetua cambiando forma e apparenze esterne). Con il che color che blaterano di giudici elettivi o di maggior controllo politico della magistratura dovrebbero arrossire. Non mi sembra una stranezza affermare che il profondo attentato di sistema alla nostra Costituzione è stato condotto proprio al fine di scardinare in concreto l’assetto e l’equilibrio della Costituzione. E che otre P2 e GLADIO ben oltre si è andati: la SUPERGLADIO è il prodotto della fusione tra strategie e aree a target di sinistra e destra, da dopo la caduta del muro di Berlino. Passar all’obiettivo altrui, criticando in un cerchio culturalmente delimitato e chiuso, politica e magistratura, dopo aver criticato le deviazioni e deformazioni, mi appare un esercizio doloso od insano sul piano politico. E’ come occuparsi dei solo chirurghi del bisturi invasivo e degli infermeri quando tutta la sanità va analizzata e già sembra troppo tardi ..
4. Quel che accade ed è accaduto, sul fronte del potere giudiziario, e secondo un percorso ancora in itinere, è la scalata ed il controllo etero gestito mediante alcuni minoritari soggetti interni, certo, ma coordinato ed imposto da ben più rilevanti e preponderanti forze esterne ed internazionali. Parlar solo di politici e magistrati fa male all’intelletto. La realtà va letta in tutta la sua profondità: mai limitarsi al fenomeno, ciò che si vede (corruzione e "dolo" giudiziario nelle funzioni) è la sola punta “formale” dell’iceberg. Può essere l'indice del tutto di più, al più.

INVOCARE LA ANALISI DEL CASO PAOLO FERRARO E DELLA GRANDEDISCOVERY non serve.

Abbiamo la ragionevole presunzione che otto anni di analisi e prove a partire dal concreto hanno ormai sfondato le consapevolezze interne alle istituzioni.
Di Maio gioca e col buon senso del gattone riconduce a ragionevolezza … Matteo semplifica e si indigna, Qualcuno dica ad entrambi e con l’occasione usando “Bonafede”che gli snodi gravi e reali sono (anche) più profondi. Occorre altra forza intellettuale, spessore ed altra spinta per risolvere i problemi di trenta anni di golpe scientifico e sotterraneo. La tattica dell’urlo senza analisi e del micio sornione non portano niente di solidamente nuovo e buono, quantomeno nel metodo.
E così la gente continua a cianciar dell’apparente o dell’immediatamente visibile. Tutti a guardar e commentar le ombre odierna sul fondo della medesima caverna di Platone.
E CHI si illude che non toccar e nominar la coda di chi sta ASSISO sotto il nono cerchio sia una buona assicurazione per il futuro ha ragione secondo voi ?!